Via Casina Rini, 73038 Spongano Le, Italia
Via Casina Rini, 73038 Spongano Le, ItaliaDescrizione
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Descrizione:
Immobile Residenziale, Via Casina Rini, 73038 Spongano Le, Italia
📅 Data asta: 16/07/2025
💰 Offerta minima: €36009DESCRIZIONE IMMOBILE
Piena proprietà per la quota di 1000/1000 di un appartamento sito nel comune di Spongano
(Le), in via Casina Rini, in posizione semicentrale rispetto al centro urbano.
L’unità immobiliare è con accesso diretto dalla pubblica via e si sviluppa al piano terra ed
interrato; al piano terra è composto da un ingresso, un soggiorno, un tinello, un cucinotto, un
wc ed una camera da letto, oltre ad uno scoperto posto in posizione retrostante al fabbricato; da
via passilli è possibile raggiungere il piano interrato, in
cui si trova un vano cantina di pertinenza esclusiva dell’appartamento.
Identificato in NCEU del Comune di Spongano al foglio 5 particella 120, categoria A/3, classe
1, consistenza 5 vani, rendita 121,37 Euro, indirizzo catastale: via casina rini n. 8-10, piano: T.
PRATICHE EDILIZIE: Denuncia di inizio attività N. 5191 per lavori di Ristrutturazione di un fabbricato per civili
abitazione alla via Casina Rini angolo via Passilli, presentata il 01/08/2007 con il n. 5191 di
protocollo
SITUAZIONE URBANISTICA:
PdF – piano di fabbricazione vigente, in forza di delibera 5522 del 3/7/1981 e n. 4612 del
29/4/1982, l’immobile ricade in zona B/2 di completamento. Norme tecniche di attuazione ed
indici: Rapporto di copertura 65% I.F.F. 5mc/mq
CONFORMITÀ EDILIZIA: NESSUNA DIFFORMITÀ
CONFORMITÀ CATASTALE: NESSUNA DIFFORMITÀ
CONFORMITÀ URBANISTICA: CRITICITÀ ALTA
Sono state rilevate le seguenti difformità: La planimetria dello stato di fatto allegata all’ultima
denuncia di inizio attività rappresenta lo stato reale dei luoghi limitatamente al piano terra ed
interrato. Lo stato legittimo del fabbricato è invece da riferirsi a quanto contenuto nella
planimetria catastale storica risalente all’anno 1939, rispetto alla quale si rileva un ampliamento
non autorizzato posto in posizione retrostante al corpo di fabbrica, corrispondente all’attuale
vano tinello e wc, con sovrastante vano al primo piano, altrettanto abusivo, raggiungibile dalla
scala esterna nel giardino. Tali ampliamenti non autorizzati, a parere dello scrivente, non sono
sanabili, in quanto, anche se la volumetria residua esprimibile dal lotto fosse sufficiente, non
appaiono verificati tutti gli ulteriori requisiti necessari al rilascio di un eventuale permesso di
costruire in sanatoria. Dovrà essere di conseguenza anche ricavato un nuovo vano wc. Di tali
difformità ne ha dato anche atto l’ufficio tecnico del comune di spongano con apposita
comunicazione trasmessa ad altro consulente tecnico d’ufficio in data 20 gennaio 2023. Si
decurta pertanto un onere forfettario per la demolizione degli abusi edilizi e per le opere di
ripristino. In alternativa, con oneri equivalenti, l’aggiudicatario può valutare e chiedere, con
oneri a propria cura e spese, un permesso di costruire in sanatoria a firma di un tecnico
abilitato, qualora ne sussistano i presupposti.
L’immobile risulta non conforme e non regolarizzabile.
Costi di regolarizzazione: demolizione delle consistenze non autorizzate, compreso
dell’onorario per la redazione della pratica edilizia, versamenti ecc e ripristino (importo
forfettario omnia): €.9.000,00.
Sono state rilevate le ulteriori seguenti difformità: nel giardino retrostante è stato realizzato un
vano ad uso deposito con copertura posticcia in lamiera coibentata. Anche tale consistenza non
è sanabile per cui se ne prevede la demolizione. In posizione laterale vi è anche una porta di
collegamento con un vano, nel momento del sopralluogo comunque non accessibile, e che
apparentemente collega con un ambiente non di proprietà del debitore esecutato, accesso
pertanto da chiudere con le opportune opere edili. L’aggiudicatario dovrà comunque accertare
lo stato di consistenza e la titolarità giuridica di tale porzione a propria cura e spese. Analogamente a cura e spese dell’aggiudicatario
resteranno gli oneri per la redazione dell’attestato di prestazione energetica e della
segnalazione certificata di agibilità a firma di un tecnico abilitato.
L’immobile risulta non conforme e non regolarizzabile.
Costi di regolarizzazione: demolizione delle consistenze non autorizzate, compreso
dell’onorario per la redazione della pratica edilizia, versamenti ecc nonché per Ape e Scagi
(importo forfettario omnia): €.3.000,00.
VALUTAZIONE COMPLESSIVA DEL LOTTO:
Valore superficie principale: mq. 158,75 x 550,00= euro 87.312,50
Spese di regolarizzazione delle difformità: euro 12.000,00
Riduzione del valore del 15% euro 11.296,88PERCHÉ SCEGLIERE NOI?
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